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Meridionalisti e il covid19
Meridionalisti e il covid19

Meridionalisti e il covid19

Martedì, 14 Aprile 2020 05:21
Oggi cerchiamo di analizzare la reazione dei meridionalisti rispetto a quello che sta accadendo in Italia nell'affrontare questa pandemia chiamata CORONAVIRUS. In quella che è la mia esperienza da meridionalista attivo, ho notato che sul piano intellettivo e di preparazione, ci sono tantissimi esponenti di grande livello, storici, liberi professionisti, artigiani, giornalisti e tante figure della società. Tutti partiamo da una base che distingue gli uni dagli altri. E cio' è: Come in ogni fede, ci sono diverse anime, chi più moderato, chi più integralista e chi solo interessato in modo relativo. Tanti si danno da fare e impegnano il loro tempo e i loro soldi per la causa. Si la causa, quel sentimento di riscatto contro l'aggressione piemontese alla nostra patria.  Già i nostri avi fino ad arrivare alle nuove generazioni hanno cercato di combattere per quello che gli è stato possibile  e in questo tempo di internet, si sta verificando un interessamento di moltissimi meridionali e non solo, a questo fenomeno di ribellione democratica alla condizione di colonizzati.  Purtroppo molti personaggi, autorevoli o meno, fanno l'errore di impostare il loro essere meridionalista da una base di sinistra o destra tradizionale della politica, aggredendo la parte evversa.  Tale atteggiamento a volte fa perdere di vista il proprio obiettivo. In questo momento in Italia c'è un governo cosiddetto di centrosinistra coalizzato attraverso "un contratto" con un movimento fuori dagli schieramenti classici. Lo stesso governo si è trovato per primo in Europa a gestire una situazione tragica e complicata, la quale nei tempi moderni non si era mai verificata. Non sappiamo se è una pandemia voluta dai poteri forti o procurata involontariamente , o per chi sa quali altre ragioni. Intanto il governo sta prendendo delle decisioni in merito secondo come evolve la situazione, saranno giuste? Saranno sbagliate? Se riteniamo che siano sbagliate è inutile sparare a mitraglia contro, dovremmo avere soluzioni migliori da proporre e non solo attacchi sterili per fomentare odio. A mio avviso questo non è il momento dell'odio. Piuttosto, visto che ci piaccia o no, siamo costretti a seguire le regole,cominciamo a lavorare per unire ancora di più le idee e le forze noi meridionalisti con tutte le sigle per essere pronti ad una svolta epocale che ci metta in condizione di avere la nostra voce nelle decisioni dello stato. L'autonomia del nostro territorio e il riconoscimento della vera storia di quello che viene chiamata erroneamente unità d'Italia.    UDR

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