
Scalea, una famiglia di undicimila persone. In questi ultimi tempi, sembra che il popolo di Scalea si sia svegliato da un metaforico torpore. Dopo che questa splendida cittadina è stata invasa da uno tsunami di avvenimenti spiacevoli , i quali hanno visto coinvolta la politica e i presunti legami con il malaffare, sembrava che dovesse fermarsi il mondo e che tutto sarebbe andato alla deriva. Per fortuna non è stato cosi! Molti dei residenti e anche alcuni che vengono a passare solo brevi periodi nella nostra Scalea, si sono guardati intorno e ognuno ha cercato di fare la sua parte, come se fosse scattata una molla di "appartenenza al gruppo" Sono nate tante iniziative pregevoli, a cominciare dal ripristino del decoro urbano con ripulite di spiaggia, recupero di rifiuti abbandonati, alla riverniciatura di molti cordoli di marciapiede e tante altre attività . Le associazioni esistenti sul territorio, hanno cominciato a collaborare e sono nate idee volte al miglioramento della vivibilità e dell'intrattenimento. Tutto questo senza aiuti della politica. Ovviamente per alcune manifestazioni, si è dovuto richiedere autorizzazioni al commissario prefettizio che in questo periodo amministra il comune. Ma la cosa che va evidenziata, è che a parte quella frangia di "dissidenti" che per ogni proposta e per ogni progetto, ci sono e ci devono essere, si nota una voglia di riscatto morale. Consideriamo che Scalea negli ultimi quarant'anni, è cresciuta a dismisura e oltre alla cementificazione, il popolo è cresciuto di parecchie migliaia di unità venute da tanti luoghi diversi. Oggi si riscopre un nuovo popolo. I nativi, quelli che hanno nelle vene il sangue scaleoto, magari storcono un po il naso, ma è comprensibile. L'importante è che chi ha scelto di vivere in questo angolo di riviera calabrese, si sia sentito prima o poi , parte attiva di questo paese. Un dato è certo: questa estate 2015, si è registrato un netto rialzo delle presenze di "bagnanti" sul nostro territorio. Scalea se continua sulla strada dell'unione popolare, può diventare meta di turismo selezionato e distribuito per molti mesi all'anno. A tutto ciò, la politica che verrà, dovrà tenere conto che la gente di Scalea non è più disponibile a farsi infinocchiare perchè ha scoperto di saper camminare sulle proprie gambe.
Umberto De Rosa