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Gia' tempo di bilanci?
Gia' tempo di bilanci?

Gia' tempo di bilanci?

Giovedì, 23 Agosto 2018 08:39
Giovedi 23 agosto 2018. Già tempo di bilanci?  No,  ma un bilancio per quello che accade ormai da decenni lo dobbiamo fare.   Sulla riviera dei cedri, d’estate si riversano tra i tre e i quattrocentomila bagnanti, tra cui pochi turisti.    Le cause   “dell’invasione” da parte di persone non proprio civili non le analizziamo in questo articolo, l’autocritica è più giusto farla in sedi opportune. Come tutti gli anni, arrivati a questo punto del calendario si tirano un po’ le somme di come è andata e sistematicamente viene  fuori la critica  dei vacanzieri nei riguardi delle istituzioni e di qualche imprenditore del settore.  E dei residenti e imprenditori nei riguardi di determinata fetta di vacanzieri che più che vacanzieri, sono vandali e cani sciolti.  Negli anni in estate se ne sono viste di tutti i colori, personaggi loschi che con irruenza arrivano e tentano di imporre il dominio sul territorio. Si è vista la maleducazione e schiamazzi a tutte le ore, si è visto il  commercio clandestino delle più svariate “merci” ecc… Quest’anno, siamo arrivati all’omicidio. Ora leggiamo sui   social di colpe e di responsabilità. Le istituzioni cercano di difendersi e di attaccare allo stesso tempo, i cittadini per bene e i turisti civili sono atterriti. Ma poi in settembre tutto si placherà, qualcuno conterà il gruzzolo che ha guadagnato per sostenersi d’inverno, qualcun’ altro sbatterà la testa al muro per non riuscire a pagare i debiti fatti, qualcun altro ancora  continuerà a  parlare di turismo scadente e darà la propria ricetta per migliorare e cosi via. L’anno prossimo sarà molto simile a quest’anno.  Fino a quando un sindaco, da solo tenterà di cambiare la rotta, non ci sarà speranza. Pensiamo a delle regole di censimento e di controllo nel comune X, se il comune Y non adotta lo stesso criterio, non vale a nulla lo sforzo. Visto che la costa ha una sola strada e “il vacanziero” se la gira quasi tutta. Sarebbe utile  creare un filtro intercomunale, altrimenti è come parlare del mare.  Si può pensare che un comune abbia la bandiera  “giallo grigia” e la spiaggia limitrofa ad esso, solo perché appartiene ad un altro comune abbia la bandiera “nera” ? L’auspicio è quello che oggi nel 2018 i vari sindaci del territorio, facciano squadra e comincino a pensare in modo univoco sulla prevenzione, tanto quando si arriva alla repressione è già un mezzo fallimento. Forse sarebbe il caso che le istituzioni locali, insieme ai cittadini improntassero delle regole semplici e senza costi esorbitanti per dare sicurezza alla comunità, garanzie al turista e man mano liberarsi di gentaglia che ammorba, e  deprezza una delle coste più belle d’Italia. Pretendere dalla regione e dallo stato le garanzie per vivere di turismo sano e  sostenibile  è possibile.      UDR     <p><p><p>""""""""""""</p>"</p>"</p>"</p>"

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